I guanti liturgici, furono indossati certamente dal pontefice Pasquale II nel Sinodo di Canosa del 1101, allorquando la Cattedrale di Canosa fu titolata a San Sabino e donata ai Normanni di Puglia, governati da Guglielmo II di Normandia. La delicatissima stoffa, prevalentemente lana e lino, fu prodotta in Sicilia o nel napoletano, da artigiani che seppero realizzare un eccezionale lavoro di cucitura a punto incrociato delicatissimo.
Nella parte alta del collo, è perfettamente conservata una sequenza iconografica di globi imperiali, segno di una donazione regia. Inoltre, la parte centrale del guanto è caratterizzata da due medaglioni in lana spessa, con applicazioni di perline naturali e lapislazzuli, che recano al centro la figura della Vergine entro la mandorla e del Cristo con fascia trasversale che reca la parola Ozon, ossia “Il risorto”. Inserti di fili di oro, caratterizzano questo prezioso e unico manufatto della ricca collezione del Museo dei Vescovi.