Il Museo dei Vescovi Mons. Francesco Minerva si situa in una splendida residenza del XIX secolo, completamente intatta per gli arredi e le decorazioni. Diversamente dal suo nome, il Museo non è specificatamente un diocesano, ma un vero e proprio centro d'Arte in cui scoprire tutta la storia della città di Canosa di Puglia dal VI secolo a.C. al XIX secolo, con la Casa Museo. La freschezza e il dinamismo delle esposizioni, frequenti almeno trimestralmente nell'arco dell'anno, permettono di rendere l'esperienza di visita decisamente nuova ed emozionante. Accompagnati dalle guide e dai vari apparati didattici interattivi, sarà possibile immergersi in oltre tremila anni di storia. Il portone affrescato del Palazzo è sede stabile teatrale e concertistica
La visita al Mu.Ve. parte proprio dal piano interrato, vera struttura indipendente, in cui il fruitore potrà partecipare a corsi, vedere film, partecipare ad una presentazione di libri o ascoltare musica, godere della bellezza del contatto con l’arte antica, magari facendo yoga e studiare in assoluta tranquillità o sviluppare coworking. I bambini parteciperanno ai laboratori ludo didattici della OmniArte, incentrati sull’arte e sulla storia, usufruendo di mobilio specifico, studiato con principi pedagogici ed apprendendo la storia di Canosa, anche attraverso l’uso di avatar.
Per i visitatori, ci sarà un piano di fruizione immersivo della Storia antica di Canosa, per poi procedere ai piani superiori, ovviamente anche in lingua inglese. Per gli studenti, in accordi con gli Istituti formativi del territorio, ci sarà la possibilità di collaborare con la struttura museale, effettuare formazione in materia archeologica ed artistica.
Tutto il percorso di visita al piano superiore è una immersione progressiva, con sale che cambiano frequentemente, mantenendo tuttavia il senso della sequenza cronologica; una vera e propria linea del tempo, in cui le sale sono capsule spazio/temporali, ma aperte con codici qr al territorio. Si completa la visita con la “Casa Museo”, un luogo dove grazie al fascino della originalità di arredi, oggetti, decorazioni e suoni, sembra di essere realmente tornati indietro nel tempo. Non soltanto, quindi, narrazione garantita dai supporti pad, schermi e qr code, ma anche visite guidate con l’educatrice museale e pareti didattiche apparentemente semplici ed essenziali, studiate in maniera pedo psicologica e nate per far comprendere l’opera d’arte ed entrarne in dialogo.
Completa l’offerta del nuovo Mu.Ve. un negozio progettato come vetrina del territorio, dov'è possibile acquistare souvenir, ma anche comporre un box di oggetti da farsi spedire o da regalare in occasione di festività o magari per alleggerirsi del peso, facendoselo spedire. Il negozio è anche vetrina dei produttori, con cui si sono stretti di debiti accordi commerciali; un vero e proprio spazio di coworking del territorio.
Una occasione di visita imperdibile per un Museo che ha da offrire vere emozioni per poi proseguire, visitando il resto della città.